sabato

Avvocati - Condannato

Il cliente di un avvocato gli indirizza la seguente lettera: "Illustrissimo, lungi da me l'idea di aver inteso offenderLa! Quando in aula, al termine del processo, ho esclamato 'Ma che razza di deficiente!' non osavo assolutamente riferirmi a Lei, bensì a me stesso, per averLa scelta come difensore. Distinti saluti".

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Siamo nel Far West. Un condannato a morte viene portato sul palco della forca, e il boia, osservando che trema penosamente, gli domanda con stupida ironia: "Hai paura?"; e il poveretto: "Un po'... è la prima volta...".

venerdì

Sarto - Scarpe

Un medico visita un tale in preda a una grave crisi depressiva: "Ho molti problemi economici, dottore!", si lamenta il disgraziato. "Su, non si abbatta!", lo rincuora il medico; "Giorni fa ho visitato un altra persona, anche lui agitatissimo, solo perché non poteva pagare le fatture del suo sarto. Gli ho consigliato di non pensarci più, e ora sta molto meglio!"; "Lo so, dottore", mugugna il paziente, "ero io, il suo sarto!".

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"Pronto, con chi parlo?" "Con la calzoleria 'Rossi e figli'" "Ah... scusi, devo aver sbagliato numero" "Non c'è problema, ce le riporti e noi gliele cambiamo con un altro paio!".

giovedì

In paradiso - In spiaggia

Un uomo muore e sale in cielo. Là San Pietro gli domanda: "Di cosa sei morto?"; "Ah, per sbaglio! Ero in un bar, quando arriva un tizio che mi grida: 'Ehi, Riccardo, a casa tua moglie ti sta tradendo con il tuo migliore amico!'. Io mi sono subito precipitato fuori, ho preso la moto, sono partito a razzo, e un camion mi ha travolto..."; "E lo chiami uno sbaglio, tutto questo?", commenta San Pietro; e l'uomo: "Certo! I non mi chiamavo Riccardo, ero scapolo e non avevo nessuna moto!".

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Sulla spiaggia, un bambino alla madre: "Mamma, posso andare a fare il bagno?"; "Non oggi, tesoro: il mare è troppo mosso"; "Ma papà lo sta facendo!"; "Lo so caro, ma lui è assicurato!".

mercoledì

In albergo - Autostrade

In un albergo di lusso, alle due di mattino squilla il telefono della reception. "Pronto!" fa una voce impastata, all'altro capo del filo, "A che ora apre il bar?"; "Alle otto, signore". Un'ora dopo, un'altra chiamata: "Pronto? A che ora apre il bar?"; "Alle otto, signore". Un'altra ora dopo lo stesso cliente, sempre più ubriaco, chiama e chiede di nuovo: "Pronto! Pronto! A che ora apre il bar?"; "Alle otto, signore, gliel'ho già detto; però, nello stato in cui si trova, non penso che la lascino entrare..."; "Ma io non voglio entrare!", geme l'altro, "Voglio uscire!".

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Solito super-ingorgo sulla tangenziale di Roma. Un automobilista a un altro nella macchina vicina: "Certo la paghiamo cara, l'autostrada, però ne approfittiamo a lungo!".

martedì

Medici - Avarizia

Un giovane medico apre il suo primo gabinetto in un paesino di campagna, e già la prima notte viene chiamato d'urgenza per un parto. Egli si precipita, ovviamente col cuore in gola, ed entra nella camera della partoriente. Nota che il feto si presenta male e decide di usare il forcipe; ma a causa dei forti tremori che lo scuotono, il ferro gli sfugge di mano e colpisce in testa la madre che muore sul colpo. Allora il giovane medico, disperato per il guaio combinato, afferra il neonato per la testa e tira così forte che perde l'equilibrio, il bebè vola attraverso la stanza e colpisce il padre che sta prendendo una boccata d'aria alla finestra, cadendo così tutti e due di sotto dal settimo piano. Il giovane medico, rendendosi conto della vastità del disastro combinato, decide di cambiare paese, e apre un altro gabinetto medico in un altra città molto lontana dalla precedente. Un mese più tardi viene nuovamente chiamato d'urgenza al capezzale di una partoriente. Due ore dopo è di ritorno a casa sua, e la moglie gli chiede angosciata: "Allora, com'è andata?"; "Non troppo male: questa volta sono riuscito a salvare il padre".

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Parsimonia è rincorrere un autobus per risparmiare il biglietto. Avarizia è rincorrere un taxi per risparmiare di più!

lunedì

Pazzi - Missionari

Un gruppo di pazzi con un accompagnatore si imbarcano su un volo per New York, con il biglietto di classe turistica. Sull'aereo, uno dei pazzi si sposta nella prima classe; l'hostess gli dice di tornare nella classe turistica, ma lui si rifiuta dicendo: "Io resto qui fino a New York". Allora la hostess chiama il capitano, che cerca anche lui di convincere il pazzo a tornare dietro, ma lui si rifiuta dicendo: "Io resto qui fino a New York". Allora i due si rivolgono all'accompagnatore, il quale, scusandosi per il problema, si rivolge al pazzo e gli sussurra qualcosa; questo allora si alza, ringrazia il capitano e torna a sedersi nel suo posto in classe turistica. Alla domanda di capitano e hostess su cosa gli avesse detto, l'accompagnatore risponde: "Che la prima classe non andava a New York!".

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Il missionario al leone: "Signore, ispira al leone sentimenti cristiani!"; il leone: "Signore, grazie per il cibo che mi hai inviato!".

domenica

Famiglia - Natale

Un giovane parroco, fa il giro delle case del villaggio per prendere contatto con le singole famiglie. In una casa isolata, gli apre la porta un bambino di nome Bruno.
"Buongiorno! Sono il nuovo parroco.
Vorrei parlare con tuo padre".
"Non c'e'.
E' in carcere".
" Oh, povero piccolo! Chiamami tua madre, allora".
"Mi dispiace.
L'hanno arrestata due mesi fa'".
"Ma allora sei solo? Non hai un fratello o una sorella?".
"Ho un fratello, ma e' all'universita'".
"Ah, meno male.
E che cosa studia?".
"No, non e' lui che studia, sono i professori che studiano lui...".

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Alcuni giorni prima di Natale. Nell'Ufficio Postale di un paesino gli impiegati trovano nella cassetta una lettera con su la scritta "Per Babbo Natale".
Non sapendo dove mandarla la aprono e leggono: "Caro Babbo Natale, sono un bambino di sette anni, mi chiamo Marco e vorrei chiederti un regalo. La mia famiglia e' poverissima, percio' non ti chiedo giocattoli, ma che mandi al mio indirizzo un milione di lire, cosi' anche noi possiamo festeggiare il Natale con gioia".
Gli impiegati della posta, commossi e impietositi, fanno una colletta e, raggiunta la cifra di 500.000 lire, spediscono le banconote all'indirizzo del povero bambino. L'anno successivo, nello stesso periodo, nello stesso Ufficio Postale, gli impiegati trovano un'altra busta "Per Babbo Natale".
La aprono e leggono: "Caro Babbo Natale, sono Marco, il bambino povero che ti ha scritto l'anno scorso. Vorrei chiederti lo stesso regalo dell'anno scorso, un milione di lire. Ti ringrazio per aver esaudito il mio desiderio lo scorso anno, ma quest'anno mandami un assegno non trasferibile, perche' l'altra volta quei ladri delle poste m'hanno fregato mezzo milione!".